Hong Kong concede l’accesso globale alle piattaforme di scambio di criptovalute.

• I broker locali potranno condividere un order book globale.
• La liquidità internazionale entra nella struttura regolamentata di Hong Kong.
• Token e stablecoin senza una storia di 12 mesi potranno essere offerti agli investitori professionali.

La Securities and Futures Commission (SFC) di Hong Kong ha annunciato lunedì un'importante allentamento normativo per il mercato delle criptovalute, consentendo alle piattaforme con licenza di condividere i propri order book con piattaforme estere. Fino ad ora, il modello richiedeva che tutti gli ordini fossero prefinanziati e regolati entro i limiti della giurisdizione locale. Ora, gli operatori potranno collegarsi a pool di liquidità globali collegati a affiliati internazionali.

Nella sua dichiarazione, la CEO Julia Leung ha affermato:

"Questa integrazione consentirà agli investitori locali di accedere in modo efficiente alla liquidità dei mercati globali, con una migliore scoperta dei prezzi e prezzi più competitivi."

Ciò rappresenta un cambiamento diretto rispetto al sistema esistente, che isolava le richieste entro i confini della regione.

Oltre a questo primo pilastro, la SFC ha emesso una nuova circolare che esenta i token e le stablecoin autorizzati dalla Hong Kong Monetary Authority dal requisito di avere 12 mesi di storia di negoziazione per essere offerti agli investitori professionali. In questo modo, l'accesso alle offerte di criptovalute e stablecoin diventa più agile per quelle piattaforme che soddisfano i requisiti normativi.

Queste misure fanno parte di una serie di revisioni normative a Hong Kong, che cerca di posizionarsi come un hub rilevante per crypto asset e fintech, di fronte alla concorrenza di altre giurisdizioni. La SFC ha sottolineato che Leung “ha esaminato le prossime iniziative della città” con l'obiettivo di “costruire un ecosistema affidabile, competitivo a livello globale e sostenibile.”

Secondo l'autorità, "requisiti eccessivamente stringenti possono spingere la liquidità e i talenti verso giurisdizioni meno regolamentate, ma una supervisione insufficiente può minare la fiducia e la stabilità."

L'apertura della liquidità internazionale ai broker locali ha implicazioni pratiche: potenzialmente spread più bassi, prezzi più competitivi per gli utenti della regione e una maggiore integrazione con i mercati globali delle criptovalute. Per investitori e partecipanti all'infrastruttura, ciò potrebbe anche significare un maggiore flusso di ordini, un aumento dei volumi e processi di abbinamento degli ordini più efficienti.

Hong Kong aggiorna il proprio quadro normativo per le criptovalute — ampliando l'accesso all'order book globale, riducendo le barriere alle offerte di token e adattandosi alle dinamiche internazionali del settore.