Punti chiave:
L’interesse retail per Bitcoin rimane basso nonostante i massimi storici del 2025.
La domanda spot in calo indica un “passaggio a condizioni ribassiste”.
Il sentiment del mercato crypto è anch’esso a livelli da bear market, riflettendo cautela e una minore partecipazione degli investitori.
Gli investitori retail di Bitcoin (BTC) sono noti per entrare nel mercato durante periodi di euforia, tipicamente dopo forti rally o nuovi massimi storici. Tuttavia, nonostante Bitcoin abbia raggiunto molteplici massimi storici nel 2025, l’interesse del pubblico generale e l’attività retail continuano a rimanere indietro.
Gli investitori retail hanno “rinunciato” a Bitcoin?
La domanda spot di Bitcoin si è contratta nell’ultima settimana, segnalando un calo dell’interesse retail, secondo i dati di CryptoQuant.
Il grafico qui sotto mostra che la domanda spot, misurata dal parametro Apparent Demand, è in calo a un ritmo di 111.000 BTC su base di 30 giorni.
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Questa è la “contrazione più ripida da aprile”, hanno dichiarato gli analisti di CryptoQuant nel loro Weekly Crypto Report, aggiungendo:
“Questo segnala un passaggio a condizioni ribassiste.”
L’interesse globale di ricerca su Google per il termine “Bitcoin” è sceso a 19 la scorsa settimana, in coincidenza con il flash crash di Bitcoin di venerdì, secondo Google Trends.
“L’interesse di ricerca per Bitcoin su Google è a livelli da bear market,” ha dichiarato il trader Mister Crypto in un post su X mercoledì, chiedendo:
“Il retail ha rinunciato a Bitcoin?”
Allo stesso modo, l’app Coinbase ora si posiziona al 29° posto nell’App Store degli Stati Uniti nella categoria finanza, un calo significativo rispetto al 3° posto di gennaio, secondo i dati di The Block.
Se le classifiche delle app mobili e le tendenze di ricerca su Google per “Bitcoin” possono servire da proxy per l’interesse retail, la domanda ha raggiunto il picco più recente a novembre 2024, quando l’app Coinbase è passata dal 55° al 3° posto in meno di 30 giorni. Allo stesso tempo, l’attività di ricerca è salita al livello più alto degli ultimi due anni.
Il sentiment crypto scende ai minimi di sei mesi
Anche il sentiment del mercato crypto è sceso al livello più basso da aprile, dopo la storica svendita di venerdì, che ha portato a oltre 20 miliardi di dollari in liquidazioni sugli exchange centralizzati.
Il Crypto Fear & Greed Index, che misura il sentiment generale del mercato, è sceso a un livello di “Fear” di 24 giovedì, rappresentando un calo di 47 punti rispetto al valore di “Greed” di 71 di venerdì.
L’indice si trova ora a livelli simili a quelli visti ad aprile, quando Bitcoin è sceso a un minimo di 74.000 dollari. Rispecchia anche i livelli osservati durante i bear market del 2018 e del 2022, come mostrato nella figura seguente.
L’autore di CryptoQuant Axel Adler Jr. ha dichiarato che il Bitcoin Unified Santiment Index si trova nella zona di “estremo ribasso”, indicando capitolazione o panico tra gli investitori.
L’indice combina tre componenti per catturare la psicologia generale del mercato: il Fear & Greed Index (che riflette l’umore macro e la volatilità), i voti up/down di CoinGecko (che riflettono il sentiment retail) e uno strato di normalizzazione mobile che allinea entrambi su una finestra di un anno.
“Attualmente, il sentiment è nella zona di estremo ribasso, simile ai punti di stress visti nel 2024 e nell’aprile 2025,” ha dichiarato l’analista, aggiungendo:
“Questo suggerisce che gli investitori sono difensivi, la partecipazione è bassa e l’appetito per il rischio è depresso nonostante i prezzi BTC relativamente stabili vicino ai massimi di ciclo.”
Tuttavia, un altro proxy per l’interesse retail, il Coinbase Premium Index, è rimasto saldamente positivo durante la recente svendita guidata dalle liquidazioni, mostrando una resilienza del mercato nel breve termine.
