I legislatori della Camera chiedono alla SEC di accelerare l’accesso alle criptovalute nei piani 401(k)
I legislatori della Camera sollecitano la SEC a implementare l’ordine esecutivo di Trump, consentendo agli investitori dei 401(k) l’accesso alle criptovalute, con un potenziale impatto su 90 milioni di risparmiatori pensionistici statunitensi, mentre la persistenza del mercato potrebbe guidare significativi flussi di investimento in crypto nei prossimi anni.
Nove membri del House Financial Services Committee hanno sollecitato lunedì la Securities and Exchange Commission (SEC) ad attuare l’ordine esecutivo del 7 agosto del Presidente Donald Trump. L’ordine potrebbe consentire agli americani di investire in criptovalute tramite i piani 401(k).
La coalizione, guidata dal Presidente del Comitato French Hill e dalla Presidente della Sottocommissione sui Mercati dei Capitali Ann Wagner, ha sottolineato il potenziale dell’ordine di aprire l’accesso ad asset alternativi precedentemente riservati agli investitori con alto patrimonio netto.
La SEC sollecitata a fornire linee guida regolamentari

Nella loro lettera al Presidente della SEC Paul Atkins, i rappresentanti hanno richiesto una rapida collaborazione tra la SEC e il Department of Labor (DOL) per aggiornare le regole relative ai piani a contribuzione definita diretti dai partecipanti. Se pienamente attuata, questa iniziativa potrebbe influenzare direttamente circa 90 milioni di risparmiatori statunitensi per la pensione.
“Ogni americano che si prepara alla pensione dovrebbe avere accesso a fondi che includano investimenti in asset alternativi quando i fiduciari del piano ritengono tali opzioni appropriate,” si legge nella lettera.
Separatamente, i legislatori hanno anche evidenziato una legislazione bipartisan in avanzamento nel 119° Congresso che mira a modernizzare la definizione di “investitore accreditato”, un ostacolo di lunga data che impedisce agli americani comuni di accedere a mercati privati più ampi e asset digitali.
Questo punto è distinto dall’iniziativa di accesso alle criptovalute nei 401(k), ma rafforza la spinta generale verso maggiori opportunità di investimento.
La persistenza dei 401K potrebbe avere un grande impatto sulle crypto
Gli analisti stimano che anche allocazioni modeste alle criptovalute all’interno dei piani 401(k) potrebbero generare flussi di investimento significativi. Un’allocazione predefinita dello 0,1% su solo il 10% dei piani rappresenterebbe oltre 1 miliardo di dollari di potenziale esposizione alle crypto, con scenari di adozione più ampia che potrebbero raggiungere decine di miliardi di dollari.
In particolare, la persistenza intrinseca degli investimenti nei 401(k) influenza fortemente il comportamento degli investitori e le potenziali allocazioni in crypto. Un rapporto Vanguard del 2025 mostra che l’84% dei partecipanti ai piani statunitensi si affida a fondi target-date, con i contributi saliti dal 46% nel 2015 al 64% oggi. È significativo che solo l’1% di questi investitori abbia effettuato operazioni nel 2024, illustrando come le allocazioni predefinite—incluse quelle nei fondi target-date—influenzino le azioni degli investitori.
Se la SEC agirà tempestivamente, l’ordine potrebbe ridefinire la pianificazione pensionistica negli Stati Uniti, consentendo ai partecipanti di allineare i portafogli a lungo termine con le nuove classi di asset. I prossimi passi includono linee guida della SEC, revisioni regolamentari e presentazione di prodotti prima che i comitati dei piani possano modificare le politiche di investimento.
Nel frattempo, gli osservatori di mercato avvertono che cambiamenti significativi nelle strutture dei piani pensionistici potrebbero non verificarsi immediatamente. Alcune previsioni suggeriscono che adeguamenti sostanziali potrebbero essere posticipati fino al 2026 o oltre.
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