Bo Hines: ex consigliere cripto della Casa Bianca nominato rapidamente CEO della stablecoin americana di Tether a 29 anni

Autore: Zen, PANews

Titolo originale: Il nuovo astro nascente delle crypto, Bo Hines, 29 anni: da “referente” cripto alla Casa Bianca a CEO lampo della stablecoin Tether USAT

A solo un mese dall’aver lasciato la Casa Bianca, il ventinovenne ex direttore esecutivo del Presidential Council of Advisers for Digital Assets della Casa Bianca, Bo Hines, ha attraversato la “porta girevole” e ottenuto un “top job”: il 12 settembre, Tether ha annunciato la nomina di Bo Hines come CEO di Tether USAT.

USAT, sostenuta dal dollaro e regolamentata negli Stati Uniti, è l’ultima stablecoin lanciata dal gigante Tether, pensata per offrire a imprese e istituzioni un’alternativa digitale al contante e ai metodi di pagamento tradizionali. Questo progetto rappresenta anche la “nuova opera” di Tether in risposta alle normative statunitensi dopo la firma del Genius Act sulle stablecoin.

Tether è sempre stata sotto i riflettori per la sua elevata redditività: nel 2024 ha superato i 13 miliardi di dollari di profitti, con un profitto medio per dipendente superiore a 80 milioni di dollari, risultando per un periodo l’azienda con la più alta produttività pro capite al mondo. Per Bo Hines, che ha lasciato la politica per il business, la collaborazione con Tether è stata una scelta più che naturale.

Dopo aver accumulato risorse politiche e commerciali, all in sulle criptovalute

Il 10 agosto 2025, Bo Hines ha annunciato le sue dimissioni dal governo. La notizia si è rapidamente diffusa nel mondo delle criptovalute, con oltre cinquanta aziende che gli hanno offerto una posizione in pochi giorni. Dopo aver lasciato la politica, Hines si è dedicato completamente al settore crypto: solo nove giorni dopo, il 19 agosto, ha annunciato il suo ingresso in Tether come consulente per gli asset digitali e la strategia di mercato USA, responsabile dell’espansione negli Stati Uniti e dell’interfaccia con policy maker e associazioni di settore, fino ad assumere la guida di USAT.

Dal licenziamento all’assunzione il passaggio è stato praticamente “senza soluzione di continuità”, il che fa pensare che Tether gli abbia fatto un’offerta “irresistibile”, spingendolo così a cambiare carriera.

In poco più di sei mesi, Hines ha sfruttato la rete di contatti e l’influenza accumulata alla Casa Bianca per gettare le basi della sua futura carriera nel settore crypto.

Nel gennaio 2025, poco dopo l’insediamento della nuova amministrazione Trump, Bo Hines è stato nominato direttore esecutivo del Presidential Council of Advisers for Digital Assets. Il comitato, guidato dal venture capitalist della Silicon Valley David Sacks, ha l’obiettivo di guidare la politica generale degli Stati Uniti su intelligenza artificiale e criptovalute.

Trump, Bo Hines (primo a destra) e David Sacks (primo a sinistra)

Secondo quanto comunicato dalla Casa Bianca, l’amministrazione Trump intende trasformare gli Stati Uniti nella “capitale globale delle crypto” e garantire che il settore fintech digitale “non sia ostacolato da regolamentazioni eccessive”. Hines ha assunto il ruolo di “referente tra la Casa Bianca e l’industria crypto”, dichiarando più volte di voler garantire al settore tutte le condizioni necessarie per prosperare e di opporsi a una regolamentazione repressiva.

In un’intervista a Fox News, Hines ha affermato che, sotto l’amministrazione Biden, il settore crypto era stato vittima di “battaglie legali” e regolamentazioni ingiuste. Ha inoltre sottolineato che gli Stati Uniti non possono permettersi di restare indietro nell’innovazione tecnologica e “devono guidare il progresso tecnologico dei mercati finanziari tradizionali”.

In questo periodo, Hines è stato una delle figure chiave nella promozione della legislazione su stablecoin e asset digitali. Nel giugno 2025, il Senato degli Stati Uniti ha approvato a larga maggioranza una legge sulla regolamentazione delle stablecoin (nota come GENIUS Act, Genius Act), una pietra miliare per la creazione di un quadro federale per i token crypto ancorati al dollaro. La legge impone agli emittenti di stablecoin di mantenere riserve complete in dollari o titoli di stato a breve termine e di rendere pubblica la composizione delle riserve ogni mese.

Hines ha dichiarato pubblicamente che la Casa Bianca voleva far approvare la legge entro agosto. Dopo l’approvazione, ha affermato in più occasioni di aver visto con i propri occhi il “potenziale enorme delle stablecoin per modernizzare i pagamenti e promuovere l’inclusione finanziaria” nei sistemi di pagamento moderni.

Nella promozione di queste politiche, Hines ha ricevuto il sostegno sia dell’industria che dei rappresentanti governativi. David Sacks, veterano del settore crypto e “zar AI e crypto” della Casa Bianca, ha pubblicamente elogiato il suo lavoro. Paolo Ardoino, CEO di Tether, ha dichiarato ai media che Hines “ha una profonda comprensione del processo legislativo” e sarà una risorsa preziosa per l’espansione di Tether nel mercato statunitense.

USAT rappresenta la mossa di Tether verso la conformità negli Stati Uniti dopo l’espansione globale, grazie alla collaborazione con Anchorage Digital (la prima banca crypto federale USA) e Cantor Fitzgerald, che garantiscono che l’emissione e la gestione delle riserve di USAT siano conformi al Genius Act. Cantor, noto broker di Treasury USA e partner di lunga data di Tether per l’acquisto di titoli di stato, è diventato azionista di Tether nel 2024; il suo CEO Howard Lutnick è stato nominato quest’anno Segretario al Commercio nell’amministrazione Trump. In precedenza, di fronte alle regolamentazioni UE, Tether era entrata nel mercato europeo delle stablecoin acquisendo partecipazioni in diverse società del settore.

Bo Hines prima della politica: giocatore di football e Bitcoin

Bo Hines è nato a Charlotte, North Carolina, e ha frequentato la Charlotte Christian School. Era noto per le sue doti sportive e fu reclutato dalla North Carolina State University come giocatore di football universitario per i NC State Wolfpack.

Alla sua stagione da matricola, Hines guidò la squadra con 616 yard ricevute. Grazie alle sue prestazioni, fu selezionato per l’All-American Freshman Team, l’ACC Freshman All-Star Team e l’ACC Academic All-Star Team già al primo anno.

Nel 2014 Hines gioca per la North Carolina State University (numero 82)

Quando era al massimo della carriera sportiva, Hines si imbatté per la prima volta nelle criptovalute: la St. Petersburg Bowl del 2014 era sponsorizzata da BitPay e, vedendo lo striscione “Bitcoin Accepted Here” sul campo, il diciannovenne Hines entrò per la prima volta in contatto con Bitcoin. Dopo la partita, usò parte dei suoi risparmi per acquistare i suoi primi Bitcoin, diventando uno dei primi atleti universitari a entrare in questo settore.

Nel 2015, spinto dal desiderio di “studiare politica e perseguire il servizio pubblico”, Hines decise di trasferirsi dalla NC State a Yale. A Yale, si laureò in scienze politiche, continuando sia gli studi che lo sport, e fu co-presidente del comitato degli atleti studenti. Lanciò anche un podcast, “Bo Knows”, in cui discuteva temi caldi della politica americana, guadagnando una certa notorietà tra i coetanei. Oltre agli studi, accumulò esperienza politica: fece stage presso l’ufficio del senatore Mike Rounds e del governatore dell’Indiana Eric Holcomb.

Grazie alle crypto entra nell’amministrazione Trump

Durante l’ultima parte della sua carriera sportiva a Yale, Hines subì due infortuni alla spalla che misero fine prematuramente alla sua esperienza nel football. Dopo aver lasciato il campo, si dedicò completamente alla politica e al diritto. Dopo la laurea a Yale, si iscrisse alla Wake Forest University School of Law, dove si concentrò su “diritto e politica degli asset digitali”, studiando anche come la CFTC regolamenta le criptovalute. Questa esperienza accademica e pratica ha gettato le basi per il suo futuro ruolo di consulente governativo sulle crypto.

La sua ex professoressa Raina Haque ha dichiarato che Hines mostrava interesse per le criptovalute, ma non era un sostenitore fanatico di Bitcoin. “All’inizio non era uno di quelli che vedevano le crypto come la soluzione a tutti i problemi del mondo.”

Entrato in politica, Hines ha tentato due volte di essere eletto al Congresso, senza successo. Nel 2022 ha vinto le primarie repubblicane ma ha perso le elezioni generali contro il democratico Wiley Nickel. Da notare che i suoi fondi elettorali provenivano da un trust fund e da un PAC fondato da ex dirigenti di FTX. Nel 2023 si è ricandidato, ma senza il sostegno di Trump, classificandosi solo quarto alle primarie.

Le sconfitte elettorali non hanno diminuito il suo entusiasmo per il servizio pubblico, anzi, lo hanno portato a concentrarsi sempre più sul settore degli asset digitali. Dopo le campagne, ha gestito un’azienda a tema “anti-woke” e ha partecipato alla creazione di un memecoin a tema Trump. Come il token lanciato direttamente da Trump quest’anno, anche il memecoin di Hines ha avuto un’impennata seguita da un crollo.

Dopo due campagne elettorali e studi legali sulla regolamentazione crypto, Hines ha capito di poter dare il meglio di sé nell’intersezione tra governo e industria crypto. Dan Spuller, senior director of industry affairs della Blockchain Association, ha dichiarato che Hines è uno dei pochi in grado di coniugare crypto e MAGA.

Il resto della storia, ormai, lo conosciamo tutti.