Il capitale dormiente di bitcoin si è finalmente risvegliato

Negli ultimi anni, si è formato un ecosistema completamente nuovo intorno a Bitcoin.

Autore: Vaidik Mandloi

Traduzione: Block unicorn

Prefazione

Oggi la maggior parte delle persone, dopo aver acquistato Bitcoin, non lo utilizza affatto.

Lo detengono, lo chiamano oro digitale e dichiarano con orgoglio di essere "orientati al lungo termine". Non c'è nulla di male in questo, dopotutto Bitcoin si è guadagnato questa reputazione.

Ma una tale enorme quantità di detenzioni ha creato uno dei più grandi bacini di capitale inattivo nell'attuale ecosistema crypto. Circa il 61% dei Bitcoin non è stato trasferito per oltre un anno, e quasi il 14% non è stato spostato per più di dieci anni. Nonostante la capitalizzazione di mercato di Bitcoin superi i 2 trilioni di dollari, attualmente solo lo 0,8% dei Bitcoin partecipa ad attività di finanza decentralizzata (DeFi) di qualsiasi tipo.

In altre parole, Bitcoin è l'asset più prezioso tra le criptovalute, ma anche quello meno utilizzato.

Ora, confrontiamo tutto ciò con gli altri aspetti delle criptovalute:

• Le stablecoin vengono utilizzate su larga scala per pagamenti e regolamenti a livello globale.
• Ethereum supporta smart contract, organizzazioni autonome decentralizzate (DAO), wallet e un intero sistema economico.
• Le reti di secondo livello (L2) gestiscono un ecosistema completo che comprende prestiti, trading, gaming e migliaia di applicazioni.

Nel frattempo, Bitcoin, pur essendo l'asset più grande, sicuro e diffuso, non riesce a fare nessuna di queste cose.

Al contrario, il suo valore di trilioni di dollari resta inattivo, non genera rendimenti né crea liquidità e, a parte la sicurezza e l'apprezzamento del prezzo, non contribuisce in alcun modo all'economia complessiva.

Quando si è tentato di risolvere questo problema, le varie soluzioni hanno portato a nuovi problemi. Wrapped Bitcoin (Wrapped BTC), sebbene una volta popolare, richiede la fiducia in un custode. I bridge cross-chain permettono di trasferire Bitcoin su altre chain, ma introducono rischi di sicurezza. I detentori di Bitcoin vogliono utilizzare i loro Bitcoin, ma l'infrastruttura non ha mai fornito un modo sicuro e nativo per farlo.

Ma questa situazione è finalmente cambiata: negli ultimi anni si è formato un ecosistema completamente nuovo intorno a Bitcoin, che cerca di liberare tutto questo "capitale dormiente" senza costringere le persone a wrappare i loro Bitcoin, fidarsi di intermediari o trasferirli sotto la custodia di altri.

Perché Bitcoin è arrivato a questo punto

Bitcoin è diventato un asset passivo non per caso. Tutta la sua architettura si è sviluppata in questa direzione. Prima ancora che la finanza decentralizzata (DeFi) emergesse, Bitcoin aveva già fatto una scelta chiara: mettere la sicurezza sopra ogni altra cosa. Questa decisione ha plasmato la sua cultura, l'ambiente degli sviluppatori e, infine, il tipo di attività economica fiorente intorno ad esso.

Il risultato è stata una blockchain estremamente immutabile, che favorisce il trasferimento di fondi ma ostacola gravemente l'innovazione. La maggior parte delle persone vede solo i sintomi superficiali: bassa liquidità, alto tasso di inattività e il monopolio di Wrapped Bitcoin, ma la radice del problema è molto più profonda.

La prima limitazione è il modello di scripting di Bitcoin. Evita deliberatamente la complessità, mantenendo così la prevedibilità e rendendo difficile l'abuso. Questo significa nessuna capacità di calcolo generale, nessuna logica finanziaria nativa, nessuna automazione on-chain. Ethereum, Solana e tutte le moderne L1 sono costruite sull'ipotesi che gli sviluppatori svilupperanno. Bitcoin, invece, è costruito sull'ipotesi che gli sviluppatori non dovrebbero sviluppare.

La seconda limitazione è il percorso di aggiornamento di Bitcoin. Qualsiasi cambiamento, anche minimo, richiede il coordinamento dell'intero ecosistema. Gli hard fork sono quasi impossibili a livello sociale, mentre i soft fork richiedono anni. Così, mentre altre criptovalute iterano e aggiornano interi paradigmi di design (come AMM, account abstraction, reti di secondo livello, blockchain modulari), Bitcoin è rimasto quasi fermo. È diventato un livello di regolamento, ma non è mai stato davvero un livello di esecuzione.

La terza limitazione è culturale. L'ecosistema degli sviluppatori di Bitcoin è intrinsecamente conservatore. Questo conservatorismo protegge la rete, ma soffoca lo spirito di sperimentazione. Qualsiasi proposta che introduca complessità viene messa in discussione. Questa mentalità protegge il layer di base, ma impedisce la nascita di nuove infrastrutture finanziarie come avviene altrove.

Inoltre, esiste una limitazione strutturale: il valore di Bitcoin è cresciuto più rapidamente della sua infrastruttura circostante. Ethereum ha avuto smart contract fin dall'inizio; Solana è stata progettata fin dall'inizio per l'alta capacità di throughput. Il valore di Bitcoin è esploso in una classe di asset prima che la sua "gamma di applicazioni disponibili" si espandesse. Così, l'intero ecosistema si è trovato di fronte a un paradosso: hai trilioni di dollari di capitale, ma quasi nessun posto dove dispiegarlo.

L'ultima limitazione riguarda l'interoperabilità. Bitcoin ha una separazione unica: non può interoperare con altre blockchain e non ha bridge nativi. Fino a poco tempo fa, non esisteva un modo per collegare Bitcoin ad ambienti di esecuzione esterni minimizzando la fiducia. Quindi, qualsiasi tentativo di rendere Bitcoin utilizzabile doveva abbandonare completamente il suo modello di sicurezza, come wrapping, bridging, custodia, minting multi-sig e federazioni. Per un asset costruito sulla sfiducia verso gli intermediari, questo approccio non potrà mai scalare.

La prima soluzione di compromesso: wrapper, sidechain e bridge cross-chain

Quando è diventato evidente che il layer di base di Bitcoin non poteva supportare attività significative, il settore ha sviluppato, come sempre, varie soluzioni di compromesso. All'inizio queste soluzioni sembravano progressi, permettendo a Bitcoin di entrare nel mondo della DeFi in rapida crescita. Ma a un esame più attento, tutte presentano un difetto comune: per usarle, bisogna rinunciare a una parte del modello di fiducia di Bitcoin.

L'esempio più eclatante è Wrapped Bitcoin. È diventato il bridge predefinito tra Bitcoin ed Ethereum e, per un certo periodo, questo modello sembrava funzionare. Ha liberato liquidità, permettendo a Bitcoin di essere usato come collaterale, scambiato negli AMM, prestato, riciclato, ri-collateralizzato—fondamentalmente tutto ciò che Bitcoin stesso non poteva fare. Ma il prezzo da pagare è che Wrapped Bitcoin esiste solo se i veri Bitcoin sono detenuti da qualcun altro. Questo significa custodia, dipendenza da entità esterne, rischio operativo e un sistema di garanzie che non ha nulla a che vedere con il meccanismo di sicurezza di Bitcoin.

I sistemi federati cercano di ridurre questo onere di fiducia distribuendo il controllo tra più entità. Invece di un unico custode, un gruppo detiene collettivamente i Bitcoin che supportano gli asset wrappati. È un miglioramento, ma lontano dall'eliminare completamente la fiducia. Gli utenti dipendono comunque da un gruppo coordinato di operatori, e la forza dell'ancoraggio dipende solo dai loro incentivi e dalla loro integrità. Per una comunità che preferisce sistemi trustless, non è una soluzione perfetta.

La tecnologia dei bridge cross-chain introduce una serie di nuovi problemi. Gli utenti non dipendono più da un custode, ma da un insieme di validatori esterni, la cui sicurezza è spesso inferiore rispetto alla chain di partenza. I bridge cross-chain rendono possibile il trasferimento di Bitcoin tra chain, ma sono anche una delle maggiori vulnerabilità di sicurezza nel settore crypto. Numerose analisi indicano che le falle nei bridge sono una delle principali fonti di perdita di fondi nel settore.

Le sidechain aggiungono ulteriore complessità. Sono chain indipendenti da Bitcoin, collegate tramite vari meccanismi di ancoraggio. Alcune usano il controllo multi-sig, altre prove SPV (Special Purpose Entity). Ma nessuna eredita la sicurezza di Bitcoin. Hanno i propri meccanismi di consenso, set di validatori e sistemi di valutazione del rischio. L'etichetta "sidechain di Bitcoin" è spesso più uno slogan di marketing che un dato di fatto. La liquidità si muove davvero, ma la sicurezza no.

Il punto in comune di tutti questi metodi è che spingono Bitcoin all'esterno, separandolo dall'architettura di base e introducendolo in ambienti in cui le regole sono imposte da altri. Nel breve termine risolvono il problema dell'usabilità, ma creano un problema più grande: Bitcoin improvvisamente opera sotto un modello di fiducia che era stato progettato per evitare.

Questi difetti sono evidenti:

• Wrapped BTC si è sviluppato solo perché le persone hanno tollerato i custodi come soluzione temporanea.
• Le sidechain esistono, ma non avendo ereditato la sicurezza di Bitcoin, restano di nicchia.
• I bridge cross-chain collegano Bitcoin ad altre chain, ma introducono nuove superfici di attacco.

Ogni soluzione di compromesso risolve un problema, ma ne crea un altro.

Il momento della svolta: Bitcoin ha finalmente nuove primitive

Per molto tempo, le limitazioni di Bitcoin sono state considerate irreversibili. L'architettura di base non sarebbe cambiata, la velocità di aggiornamento era lenta e qualsiasi proposta per aumentarne la capacità espressiva veniva respinta come rischio inutile.

Ma negli ultimi anni questa ipotesi ha iniziato a vacillare.

1. Bitcoin ha acquisito la capacità di "verificare senza eseguire": la svolta più importante è stata l'emergere di un nuovo modello di verifica, che consente a Bitcoin di controllare i risultati di calcoli eseguiti altrove senza eseguirli direttamente.

È proprio questa innovazione che ha reso possibili BitVM e sistemi simili. Questi sistemi non cambiano le funzionalità di Bitcoin, ma sfruttano la capacità di Bitcoin di far rispettare i risultati tramite prove di frode.

Questo significa che puoi costruire logiche, applicazioni e persino ambienti di esecuzione completi fuori da Bitcoin, e Bitcoin può comunque garantirne la correttezza. È un approccio completamente diverso rispetto a Ethereum, dove "tutto viene eseguito su L1". Ora Bitcoin può finalmente arbitrare. Ed è proprio questo che apre la porta a:

• Rollup garantiti da Bitcoin
• Bridge cross-chain a fiducia minimizzata
• Vault Bitcoin programmabili
• Calcolo off-chain, verifica on-chain

2. Upgrade come Taproot hanno silenziosamente ampliato il campo di applicazione di Bitcoin: Taproot non è stato inizialmente promosso come upgrade DeFi, ma ha fornito le basi crittografiche necessarie per BTCFi: multi-sig a costo inferiore, percorsi di spesa delle chiavi più flessibili e maggiore privacy. Ancora più importante, ha reso possibili architetture come Taproot Assets (per le stablecoin) e sistemi di vault avanzati.

3. L'emergere di asset nativi di Bitcoin: con Taproot e i nuovi sistemi di proof, i progetti hanno iniziato a lanciare asset basati su Bitcoin o che ne ereditano la sicurezza, senza bisogno di wrappare BTC.

Combinando Taproot, firme Schnorr e nuove tecniche di verifica off-chain, gli sviluppatori possono ora costruire asset direttamente su Bitcoin o asset che ereditano la sicurezza di Bitcoin.

Questo include:

• Taproot Assets (Tether che emette USDT direttamente su Bitcoin / Lightning Network stack)
• Stablecoin nativi di Bitcoin che non dipendono da Ethereum, Solana o Cosmos
• Asset sintetici garantiti da BTC senza ancoraggio custodiale
• Vault programmabili e strutture multi-sig prima impossibili

Per la prima volta, gli asset emessi su Bitcoin possono essere utilizzati senza lasciare Bitcoin. E gli asset emessi su Bitcoin non devono più abbandonare l'auto-custodia.

4. I rendimenti su Bitcoin diventano possibili: Bitcoin non ha mai generato rendimenti. Storicamente, l'unico modo per "guadagnare" con Bitcoin era wrappare, inviarlo a un custode, prestarlo su una piattaforma centralizzata o bridgarlo su altre blockchain. Tutti questi metodi comportano rischi e abbandonano completamente il modello di sicurezza di Bitcoin.

BTCFi introduce un modo completamente nuovo per ottenere rendimenti su Bitcoin. Come? Creando sistemi in cui Bitcoin contribuisce alla sicurezza della rete. Da qui derivano tre tipologie:

Staking di Bitcoin (per altre reti): ora BTC può proteggere reti PoS o app chain senza lasciare la chain di Bitcoin.

Restaking di Bitcoin: simile a come Ethereum può proteggere più protocolli tramite shared security, ora Bitcoin può essere usato come collaterale per supportare chain esterne, oracoli, livelli DA, ecc.

Sistemi di rendimento basati su Lightning Network: protocolli come Stroom permettono ai BTC utilizzati nei canali Lightning di generare rendimenti fornendo liquidità, senza bisogno di wrapping o bridge custodiali.

Tutto questo era impossibile prima dell'arrivo di BTCFi.

5. Bitcoin ha finalmente un livello di esecuzione: i recenti progressi nella verifica off-chain consentono a Bitcoin di far rispettare i risultati di calcoli che non esegue direttamente. Questo permette agli sviluppatori di costruire rollup, bridge e sistemi di contratti intorno a Bitcoin, che si affidano a Bitcoin per la verifica, non per il calcolo. Il layer di base resta invariato, ma i layer esterni possono ora eseguire logiche e dimostrarne la correttezza a Bitcoin quando necessario.

Questo conferisce a Bitcoin capacità senza precedenti: supportare applicazioni, comportamenti simili a smart contract e nuove funzionalità finanziarie di base senza dover trasferire Bitcoin in sistemi custodiali o riscrivere il protocollo. Non si tratta di "smart contract su Bitcoin", ma di un modello di verifica che mantiene la semplicità di Bitcoin e consente sistemi più complessi intorno ad esso.

Panoramica di BTCFi: cosa si sta costruendo realmente

Con la maturazione degli strumenti di verifica di base e portabilità, l'ecosistema Bitcoin ha finalmente iniziato a espandersi senza dipendere da custodi o asset wrappati. Quello che sta emergendo oggi non è un singolo prodotto o categoria, ma una serie di layer interconnessi che, per la prima volta, conferiscono a Bitcoin un sistema economico completo. Il modo più semplice per capire tutto ciò è osservare come questi componenti si completano a vicenda.

Layer infrastrutturale: il primo cambiamento significativo è l'emergere di ambienti di esecuzione sicuri garantiti da Bitcoin. Questi ambienti non sono concorrenti di livello L1 né tentano di trasformare Bitcoin in una piattaforma di smart contract. Sono sistemi esterni che gestiscono il calcolo, affidandosi a Bitcoin solo per la verifica. Questa separazione è cruciale. Crea uno spazio in cui prestiti, trading, gestione del collaterale e persino funzionalità di base più complesse possono esistere senza modificare il layer di base di Bitcoin. Evita anche i difetti dei vecchi modelli, dove usare Bitcoin significava affidarlo a un custode o fidarsi di una multi-sig. Ora, Bitcoin resta invariato; il calcolo avviene intorno ad esso.

Layer asset e custodia: nel frattempo, sta emergendo una nuova generazione di bridge Bitcoin che non sono più quelli basati su custodi e altamente fiduciosi del ciclo precedente, ma bridge costruiti intorno a risultati verificabili. Questi sistemi non richiedono più agli utenti di fidarsi di un gruppo di operatori, ma utilizzano meccanismi di challenge e prove di frode per rifiutare automaticamente le transizioni di stato errate. Il risultato è che gli utenti possono trasferire Bitcoin in ambienti esterni in modo più sicuro, senza dipendere dalle ipotesi di fiducia fragili dei design precedenti. Ancora più importante, questo tipo di bridge si allinea con la percezione intrinseca di sicurezza dei detentori di Bitcoin: minima fiducia, minima dipendenza.

Layer di protocollo: con la maggiore sicurezza nella circolazione degli asset, la prossima fase di innovazione si concentra su come Bitcoin può essere utilizzato in questi ambienti. I mercati dei rendimenti e della sicurezza nascono proprio in questo contesto. Per la maggior parte della storia di Bitcoin, chi voleva guadagnare rendimenti doveva affidarlo a un exchange o wrappare su altre blockchain. Oggi, i modelli di staking e restaking consentono a Bitcoin di contribuire alla sicurezza di reti esterne senza perdere il controllo. I rendimenti non derivano da rischio di credito o ricollateralizzazione, ma dal valore economico della manutenzione del consenso o della verifica dei risultati di calcolo.

Nel frattempo, stanno emergendo asset nativi di Bitcoin. Gli sviluppatori non wrappano più Bitcoin o lo migrano su Ethereum, ma usano Taproot, firme Schnorr e verifica off-chain per emettere asset su Bitcoin o ancorarli al suo meccanismo di sicurezza. Questo include stablecoin emesse direttamente sull'infrastruttura di Bitcoin, asset sintetici senza custodi e strutture di vault che consentono condizioni di spesa più flessibili. Tutto ciò amplia l'utilità di Bitcoin senza introdurlo in modelli di fiducia diversi.

Questi progressi sono interessanti presi singolarmente. Ma insieme segnano la nascita del primo sistema finanziario coerente su Bitcoin. Il calcolo può avvenire off-chain e essere fatto rispettare su Bitcoin. Bitcoin può essere trasferito in sicurezza senza custodia. Può generare rendimenti senza lasciare l'auto-custodia. Gli asset possono esistere nativamente senza dipendere dalla sicurezza di altri ecosistemi. Ogni progresso risolve una parte diversa della trappola di liquidità che ha afflitto Bitcoin per oltre dieci anni.

La mia opinione?

Credo che il modo più semplice per vedere BTCFi sia questo: Bitcoin ha finalmente un ecosistema all'altezza della sua scala. Per anni, si è cercato di costruire l'ecosistema Bitcoin con strumenti che non potevano supportare una liquidità da trilioni di dollari. Nessun detentore serio di Bitcoin avrebbe mai scommesso i propri BTC su ancoraggi custodiali, bridge non verificati o sidechain improvvisate, e infatti non lo hanno fatto.

Questa ondata è diversa, perché accoglie Bitcoin alle sue condizioni. Il modello di sicurezza resta intatto, l'auto-custodia resta intatta, e i sistemi circostanti sono finalmente abbastanza robusti da sostenere capitale significativo. Basta che una piccola parte dei BTC dormienti inizi a muoversi perché l'infrastruttura è finalmente all'altezza, e l'impatto sarà enorme.

Questa nuova ondata è diversa dalle precedenti, perché affronta le sfide secondo le regole di Bitcoin. Il modello di sicurezza resta invariato, il meccanismo di auto-custodia resta intatto, e i sistemi intorno a Bitcoin sono finalmente abbastanza forti da sostenere flussi di capitale significativi. Anche se solo una piccola parte dei Bitcoin dormienti iniziasse a muoversi grazie a un'infrastruttura finalmente matura, l'impatto sarebbe molto significativo.