Il rifiuto a $93.5K aggrava i problemi tecnici di Bitcoin

Il netto rifiuto della soglia dei 93.500 dollari questo giovedì ha raffreddato l'entusiasmo di un mercato in cerca di conferme rialziste. Questo livello era atteso come un punto di svolta simbolico prima di una scadenza chiave della Federal Reserve. Lungi dall'essere un semplice ritracciamento tecnico, questo arretramento solleva dubbi sulla capacità di BTC di avviare un rally sostenibile, in un clima in cui ogni dato economico pesa sulle aspettative monetarie.

Bitcoin non riesce a trasformare le speranze monetarie in un rally sostenibile

Sebbene bitcoin abbia infranto tutti i record d'investimento in un solo ciclo, non è riuscito a superare il livello dei 93.500 dollari, corrispondente al suo prezzo di apertura annuale.

Per diversi analisti tecnici, questo rifiuto rafforza la percezione di un mercato ancora dominato dai venditori. Questo livello tecnico è visto come un importante punto di svolta psicologico. Il suo superamento avrebbe potuto innescare uno slancio rialzista, ma il suo rifiuto rafforza invece un clima di incertezza.

Allo stesso tempo, i dati sul mercato del lavoro statunitense hanno sorpreso per la loro forza, senza però fermare le aspettative di un allentamento monetario a breve termine.

Secondo i dati pubblicati dalla Federal Reserve Bank di St. Louis, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione per il 29 novembre sono inferiori alle attese, dimostrando un mercato del lavoro resiliente.

Tuttavia, i mercati continuano a scommettere su un taglio dei tassi nella riunione della Fed del 10 dicembre, puntando sul divario persistente tra la resilienza dei mercati finanziari e le vulnerabilità che ancora gravano sui consumatori americani. Per illustrare questa contraddizione, The Kobeissi Letter ha dichiarato che “la Fed non ha scelta, anche con l'inflazione al 3%, deve tagliare i tassi per salvare i consumatori americani”.

Questa situazione paradossale, in cui solidi fondamentali coesistono con aspettative di stimolo, genera una tensione sempre più visibile tra macroeconomia e sentiment di mercato. Attualmente si osservano:

• Un mercato del lavoro robusto, che normalmente suggerirebbe il mantenimento dei tassi;

• Indici azionari vicini ai loro massimi storici, in particolare i principali titoli tecnologici;

• Crescente pressione politica e sociale legata alla fragilità dei consumi interni;

• Persistente attesa di tagli dei tassi, che i dati economici non sembrano più giustificare pienamente;

• Un bitcoin incapace di trarre vantaggio da questo contesto, segno di un indebolimento specifico nel settore crypto.

Il rifiuto dei 93.500 dollari si inserisce così in una dinamica più ampia, quella di un mercato crypto che, nonostante un ambiente teoricamente favorevole, resta indietro rispetto ad altri asset rischiosi.

Un mercato crypto di fronte a molteplici resistenze

Oltre la soglia dei 93.500 dollari, gli analisti individuano diverse zone tecniche chiave che bitcoin dovrà superare per sperare di invertire la tendenza attuale.

Secondo gli analisti di Material Indicators, l'area tra 96.000 e 98.000 dollari costituisce una resistenza importante nel breve termine. A questa si aggiungono due medie mobili settimanali, la SMA e la EMA 50, che il prezzo di BTC dovrà riconquistare per riavviare uno slancio rialzista credibile. “Troppo presto per parlare di una ripresa rialzista. Questi livelli devono essere superati con un RSI settimanale sano prima di considerare un'inversione,” hanno specificato su X.

Questa relativa debolezza di bitcoin contrasta con la forza attuale dei mercati azionari. Gli indici americani, come l'S&P 500, continuano a scambiare vicino ai loro massimi, sostenuti dall'euforia sui titoli tecnologici.

Eppure, l'ambiente monetario resta poco chiaro. Mentre il CME FedWatch Tool stima una probabilità dell'89% di un taglio dei tassi il 10 dicembre, alcuni osservatori, come Mosaic Asset Company, invitano alla cautela. “Si stanno delineando profonde divisioni riguardo alla futura traiettoria dei tassi,” ha scritto la società. Questo divario tra percezione e realtà potrebbe portare a una maggiore volatilità nel breve termine.

In un clima di crescente incertezza, il rifiuto della soglia dei 93.500 dollari sottolinea la fragilità dello slancio rialzista di Bitcoin. Se i mercati anticipano un taglio dei tassi a dicembre, la risposta della Fed ai segnali economici contrastanti resta la chiave per il prossimo grande movimento.