Bitcoin a rischio di ulteriori ribassi a causa del picco di leva finanziaria e della "grande" rotazione su Ethereum: analista

Secondo K33, la recente debolezza del prezzo di bitcoin potrebbe non essere ancora terminata, con un aumento della leva finanziaria e rotazioni significative verso Ethereum che rendono la principale criptovaluta vulnerabile a ulteriori ribassi nel breve termine. 

L’open interest nozionale nei futures perpetui su bitcoin è salito ai massimi degli ultimi due anni, superando i 310.000 BTC (34 miliardi di dollari), con un incremento di 41.607 BTC solo negli ultimi due mesi — e un’accelerazione marcata nel weekend di 13.472 BTC che potrebbe segnare un punto di svolta, ha dichiarato Vetle Lunde, Head of Research di K33, in un report pubblicato martedì. Questo picco, insieme a un aumento dei tassi di finanziamento annualizzati dal 3% a quasi l’11%, indica posizionamenti long sempre più aggressivi in un periodo di relativa stagnazione dei prezzi, ha spiegato.

Secondo Lunde, le condizioni ricordano gli accumuli di leva osservati nelle estati del 2023 e 2024, entrambi terminati con forti ondate di liquidazioni ad agosto. Questa volta, tuttavia, il picco dell’open interest è arrivato più tardi nel mese, suggerendo un regime di consolidamento più prolungato — che potrebbe cogliere di sorpresa chi acquista sui ribassi. “I rischi di short squeeze nel breve termine sono elevati,” ha avvertito, aggiungendo che un posizionamento conservativo potrebbe essere prudente finché il mercato non avrà eliminato l’eccesso di leva.

'Enorme' rotazione verso ETH

Aumentando la volatilità, si segnala una “enorme” rotazione da parte di un detentore di lungo periodo, che la scorsa settimana ha scambiato 22.400 BTC per ETH tramite la piattaforma decentralizzata Hyperunit, ha osservato Lunde. Questa mossa della whale ha contribuito a spingere ETH verso un nuovo massimo storico di 4.956 dollari nel weekend, ponendo fine a un drawdown di 1.380 giorni e invertendo il momentum di mercato a favore di Ethereum, ha aggiunto.

Il rapporto ETH/BTC è inoltre salito sopra 0,04 per la prima volta nel 2025, sottolineando la forza relativa di Ethereum in questo momento. Tuttavia, nonostante il rally in USD di ETH, la sua tendenza relativa di lungo periodo rispetto a BTC rimane debole — con i rendimenti rolling a 1, 2 e 3 anni di ETH/BTC ancora in territorio negativo, ha notato Lunde.

Storicamente, i massimi storici di ETH hanno spesso segnato i top più ampi del mercato crypto, con i cicli passati del 2017 e 2021 che hanno mostrato sequenze simili: ETH rompe al rialzo, le altcoin esplodono e BTC ristagna in mezzo a una domanda in calo — alimentando i timori che anche l’attuale bull market crypto sia vicino alla fine. 

Tuttavia, rispetto ai livelli inferiori al 40% dei precedenti picchi, la dominance di BTC rimane elevata al 58,6%. “Quindi, mentre la relazione tra i precedenti ATH di ETH e BTC è preoccupante, non siamo ancora arrivati a una situazione che indichi chiaramente un eccesso generalizzato sulle altcoin,” ha affermato Lunde.

Nel frattempo, i flussi istituzionali continuano a mostrare un atteggiamento cauto. I trader del CME hanno ridotto l’esposizione su BTC, mentre i mercati delle opzioni sono diventati nettamente difensivi, con le skew a più lunga scadenza che sono entrate in territorio positivo per la prima volta dal 2023, secondo K33. I futures su ETH, al contrario, sono scambiati con un premio a doppia cifra e hanno superato BTC dall’inizio di agosto — alimentati in parte da consistenti afflussi negli ETF e dall’accumulo nei corporate treasury. Ma mentre la forza relativa di Ethereum si consolida, i trader si preparano a capire se lo scenario di questo ciclo seguirà la storia o prenderà una direzione completamente diversa.